Il decreto legge che è stato approvato dal Governo nei giorni scorsi è intervenuto oltre che per definire le nuove scadenze per la presentazione dell’istanza di voluntary disclosure anche per correggere le seguenti distorsioni che si presentavano prima della sua approvazione e che riepilogo in sintesi. 1) il contribuente sarebbe potuto rimanere nell’incertezza sia ai fini amministrativi che penali circa la propria posizione per un lasso di tempo assai esteso.2) non sarebbe assicurata la trattazione unitaria delle istanze di regolarizzazione.3) il gettito atteso sarebbe stato “spalmato” in molteplici annualità, con un pregiudizio anche per l’erario. Pertanto attraverso tale decreto è stato previsto che limitatamente agli imponibili oggetto della procedura di emersione, al fine di assicurare la trattazione unitaria delle istanze e la data certa per la conclusione dell’intero procedimento, sono fissate al 31 dicembre 2016 i termini di decadenza per l’accertamento, nonchè per la notifica dell’atto di contestazione delle sanzioni in tema di monitoraggio fiscale, che scadono a decorrere dal 31 dicembre 2015. Questo significa che entro il 2016 gli uffici dovranno, da un lato trattare le annualità originariamente in scadenza a fine 2015 e dall’altro accelerare l’attività accertatrice per le annualità successive. In questo modo l’operazione rientro si ultimerà entro una data certa e i contribuenti che hanno aderito non potranno più subire controlli per le tipologie di reddito che sono state oggetto dell’istanza di collaborazione volontaria. Resta salva la potestà accertatrice per eventuali imponibili e attività finanziarie non oggetto della procedura. In definitiva il nuovo testo va certamente salutato con favore, dato che consente di soddisfare esigenze di certezza del contribuente.
Voluntary disclosure con più certezze
Voluntary disclosure con più certezze ultima modifica: 2015-10-05T19:58:37+02:00 da