Via libero definitivo alla riforma IRPEF e IRES

E’ stato approvato il decreto legislativo di riforma del regime impositivo dei redditi (IRPEF e IRES). Il provvedimento introduce diverse novita’ in materia di redditi agrari, redditi di lavoro dipendente, autonomo e d’impresa.

Tra le misure piu’attese proprio quelle sul lavoro autonomo. Viene completamente riscritto l’art.54 del TUIR, stabilendo che il reddito derivante  dall’esercizio di arti e professioni e’ cosituito dalla differenza tra tutte le somme e i valori a qualunque titolo percepiti e l’ammontare delle spese sostenute nel medesimo periodo d’imposta.

Tra le novita’ di maggiore rilievo la modifica della tassazione del lavoro autonomo che si avvicina di molto al reddito d’impresa. In questo contesto s’inserisce la tanto attesa neutralita’ fiscale per le aggregazioni tra studi professionali. In sostanza unire le forze non generera’ plusvalenze tassabili da parte del Fisco. 

Sulle operazioni di riorganizzazione degli studi si applichera’ l’imposta di registro in misura fissa e non scattera’ invece l’Iva. 

Tra le novita’ del reddito di lavoro autonomo, ora sempre piu’ vicino al reddito d’impresa spiccano tra l’altro le nuove regole per gli ammortamenti. In particolare viene prevista la riduzione alla meta’ della quota di ammortamento deducibile nel primo periodo d’imposta. Inoltre la deducibilita’ del costo residuo del bene non ancora completamente ammortizzato in caso di eliminazione dall’attivita’ non e’ applicabile se il bene e’ destinato a finalita’ estranee all’attivita’ professionale. 

Per i beni immateriali le quote di ammortamento del costo prevedono che i diritti di utilizzazione dei brevetti industriali sono deducibili fino al 50% , mentre per gli altri diritti di natura pluriennale, la deducibilita’ viene stabilita in misura corrispondente alla durata di utilizzazione prevista dal contratto o dalla legge. Per l’acquisizione della clientela la deducibilita’ non potra’ superare un quinto (e non piu’a un diciottesimo) del costo. L’ammortamento della clientela sopra esaminata ha effetto a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso, quindi presumibilmente dal 2025., con il primo impatto, quindi, sul modello REDDITI 2026. Le spese relative all’ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli immobili strumentali sono (dal 2024) deducibili in quote costanti nel periodo d’imposta in cui sono sostenute e nei cinque successivi. 

In tema di determinazione del reddito di lavoro autonomo i rimborsi analitici delle spese sostenute per l’esercizio della professione (esempio: viaggio, vitto e alloggio) non concorreranno piu’ alla formazione del reddito.

Quanto alla decorrenza viene confermato che le modifiche introdotte operano per la determinazione dei redditi di lavoro autonomo prodotti a partire dal periodo d’imposta in corso (2024) .

Soltanto con riferimento ai rimborsi spese la disciplina attualmente vigente continua a operare fino al 31 dicembre 2024, con la conseguente applicazione delle novita’ sopra illustrate solo dal 2025. 

Via libero definitivo alla riforma IRPEF e IRES ultima modifica: 2024-12-04T16:05:10+01:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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