Cessione del credito: si riparte, I primi segnali del ritorno delle banche al business delle agevolazioni edilizie riguardano solo i crediti incagliati derivanti da operazioni fatturate nel 2022 ma e’ probabile che nelle prossime settimane qualcosa inizi a muoversi anche per le attivita’ di quest’anno. A aprire le danze e’Unicredit, che acquista unicamente crediti derivanti da sconti in fattura e e quindi da artigiani e professionisti. La banche accetta pratiche di importo superiore a 10 mila e inferiore a 600 mila euro purche’ chi cede il credito sia in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell’istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformita’ per tutte le tipologie d’intervento oltre che il codice univoco previsto dalla normativa.
In merito allo stop per le cessioni dei crediti e lo sconto in fattura ci sono alcune deroghe. Sul fronte dell’edilizia libera, ad esempio caldaie e infissi, si prevede che in caso di lavori non cominciati ma contrattualizzati entro il 16 febbraio, si mantengano cessione e sconto. Bastera’provare l’accordo tra cliente e fornitore: se ad esempio l’acconto e’stato bonificato o pagato entro il 16 febbraio. In mancanza dell’acconto, l’esistenza di un accordo vincolante deve essere attestata sia dal cedente o committente, sia dal cessionario o prestatore, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorieta’.
Prevista anche la norma che salva i crediti maturati nel 2022. Viene spostato al 30 novembre di quest’anno il termine di invio delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate sulla cessione dei crediti maturati nel 2022, grazie alla remissione in bonis ed attraverso il pagamento di una sanzione pari a 250 euro.
Rimane il dubbio per i condomini che non hanno avviato ancora i lavori e, avendo depositato la Cilas entro il 31 dicembre scorso avrebbero diritto a effettuare la cessione: a oggi non risultano banche disposte ad avviare nuove operazioni. Possibile che dopo la conversione del decreto 16 febbraio qualcosa si muovera’, purche’si abbia la certezza che le norme siano definitive.