Le persone che ricevono in eredità beni immobili e diritti reali immobiliari hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione e pagare, se dovuta, l’imposta di successione. L’imposta di successione è calcolata dall’ufficio, in base alla dichiarazione presentata e previa correzione di eventuali errori materiali e di calcolo commessi dal dichiarante nella determinazione della base imponibile. L’importo eventualmente dovuto è notificato al contribuente attraverso un avviso di liquidazione. Sono previste aliquote di tassazione diverse, a seconda del grado di parentela intercorrente tra la persona deceduta e l’erede. In particolare, sul valore complessivo dell’eredità si applicano le seguenti aliquote: 4%, per il coniuge e i parenti in linea retta (genitori e figli), da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, 1.000.000 di eur6%, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, 100.000 euro; 6%, da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta nonché affini in linea collaterale fino al terzo grado; 8%, da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per le altre persone.
Di seguito vengono presentate alcune risposte relative a domande frequenti sull’argomento delle successioni.
Sono sposato e ho tre figli. Se non faccio testamento, a chi spettano i miei beni dopo la mia morte?
Risposta: per il 33,33% al coniuge, il restante 66,66% sarà suddiviso equamente fra i tre figli, che percepiranno quindi una quota pari al 22,22%.
Quando e dove si apre la successione?
Risposta: al momento della morte di una persona, nell’ultimo suo domicilio.
Non sono sposata e ho un figlio. Se non faccio testamento, a chi spetteranno i miei beni dopo la morte?
Risposta: interamente al figlio
Le persone giuridiche (esempio: società per azioni) possono essere nominate eredi in un testamento?
Risposta: si
Se una persona non vuole accettare un’eredità devolutale per testamento, subentrano i suoi figli?
Risposta: si, a patto che il testatore non abbia previsto tale eventualità e non abbia disposto diversamente.
Ho ereditato, insieme ad altri soggetti, un insieme di beni, tuttavia, abbiamo scoperto che il defunto aveva molti debiti, possiamo vendere i beni ereditati per il pagamento dei debiti?
Risposta: si, se sul patrimonio ereditato non vi è denaro liquido sufficiente a pagare i debiti e i coeredi non vogliono anticipare pro-quota il denaro a pagare i debiti del defunto, si può procedere alla vendita dei beni ereditati. La scelta della vendita dei beni spetta ai coeredi che abbiano diritto a più del 50% della massa ereditaria ed interessa prima i beni mobili e dopo eventualmente i beni immobili.