Saldo IMU e TASI: conto alla rovescia

E’ iniziato il conto alla rovescia per il versamento di IMU e TASI, in scadenza il 16 dicembre prossimo. I problemi maggiori trovano origine nel disallineamento della disciplina dell’IMU e della TASI e nel possibile cambio di rotta delle delibere (solo ai fini dell’IMU). Infatti, la base di calcolo dei due tributi relativa all’acconto è diversa. Pertanto è probabile, almeno ai fini dell’IMU, che l’ammontare del saldo sia diverso rispetto alle somme versate entro il 16 giugno scorso (scadenza dell’acconto). L’IMU è già in vigore da qualche anno a seguito dell’approvazione del D.L. n. 201/2011 (c.d. Decreto Monti). Pertanto, anche al fine di rendere più agevole la gestione del tributo l’importo da versare a titolo di acconto poteva essere determinato facendo riferimento alle aliquote deliberate per l’anno precedente.In buona sostanza non è stato necessario entro la prima scadenza verificare l’aliquota relativa all’anno 2014, ma il contribuente ha applicato alla base imponibile l’aliquota del 2013.Facoltativamente i contribuenti potrebbero però già aver applicato, in occasione del versamento del primo acconto, l’aliquota deliberata per l’anno 2014. La prima soluzione rende necessario verificare prima del versamento del saldo (entro il 16 dicembre) eventualivariazioni delle aliquote che potrebbero essere intervenute a seguito delle delibere approvate (successivamente al termine per il versamento dell’acconto) per l’anno 2014. L’importo del saldo potrebbe essere quindi diverso. La seconda soluzione rende molto probabile la coincidenza dei due importi (acconto e saldo). Possono verificarsi eventuali variazioni dovute ad altre circostanze quali, ad esempio, la cessione o l’acquisto di un immobile nel corso dell’anno, la variazione della residenza del contribuente, etc.

Le regole della TASI sono invece diverse essendo il primo anno di applicazione dell’imposta. Se i possessori di immobili sono stati obbligati ad effettuare il versamento dell’acconto (scadenze del 16 giugno o del 16 ottobre) hanno dovuto tenere conto delle aliquote deliberate e delle eventuali mini detrazioni relative al 2014. Non è stato possibile, come per l’IMU, fare riferimento alle aliquote del 2013, quando la nuova TASI ancora non era in vigore. In linea di principio, quindi, il saldo dovuto entro il 16 dicembre coinciderà con l’acconto ad eccezione dei casi in cui si siano verificate variazioni di altra natura (acquisti, vendite, variazioni di residenza, etc.).
È necessario poi considerare che alcuni comuni non hanno deliberato le aliquote TASI.
I contribuenti non hanno versato alcun importo a titolo di acconto né entro il 16 giugno, né entro il 16 ottobre. Tuttavia, i contribuenti non sono esonerati dal versamento della TASI. L’importo dovuto a tale titolo dovrà essere versato in un’unica soluzione comunque entro il 16 dicembre e dovrà essere determinato applicando al valore catastale dell’immobile (variabile a seconda della categoria e del coefficiente moltiplicativo) l’aliquota dell’1 per mille.Deve poi considerarsi – e l’indicazione riguarda soprattutto i contribuenti – che in coincidenza con la scadenza del 16 dicembre si verificherà un effettocumulo”. I contribuenti che hanno versato l’acconto della TASI entro il 16 ottobre (in questo caso le delibere sono state approvate successivamente), si aspettano di versare una somma di un importo equivalente al primo acconto. Invece coloro che posseggono, oltre all’abitazione principale anche altri immobili, saranno obbligati ad effettuare un versamento cumulativo, cioè il saldo della TASI ed il saldo dell’IMU.
Saldo IMU e TASI: conto alla rovescia ultima modifica: 2014-12-01T08:15:19+01:00 da Dott. Gaetano Pappalardo