Dal punto di vista normativo, l’indennizzo per cessazione dell’attivita’ commerciale (ex art. 1 del Dlgs 207/1996 e legge 145/2018) e’pari al trattamento minimo di pensione, ed e’ concesso a chi abbia cessato l’attivita’ commerciale, restituendo la relativa licenza, avendo, alla data di presentazione della domanda, un’eta’ di almeno 62 anni (se uomo) o 57 anni (se donna), ed essendo in possesso di almeno cinque anni di iscrizione nella gestione Inps dei commercianti. L’attivita’ commerciale e’quella al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attivita’ di sommministrazione di alimenti e bevande, oppure svolta su aree pubbliche. L’indennizzo spetta fino a tutto il mese in cui il beneficiario compie l’eta’ pensionabile ordinaria pari a 67 anni.
Rottamazione delle licenze
Rottamazione delle licenze ultima modifica: 2025-01-10T06:08:00+01:00 da
Buonasera, in merito alla rottamazione delle licenze commercianti, in caso di scoperture contributive si ha diritto lo stesso oppure l’indennizzo è precluso, grazie
Buongiorno,
Per la rottamazione delle licenze occorrono i seguenti requisiti: 1) 62 anni se uomo, 57 se donna; 2) almeno cinque anni d’iscrizione alla Gestione artigiani e commercianti Inps, come titolare o come coadiutore familiare, al momento di cessazione dell’attività. La misura dell’indennizzo è pari al trattamento minimo di pensione previsto per gli iscritti alla gestione commercianti. Pertanto nel 2025 l’indennizzo è pari a 603,4 euro ed è soggetto alla normale tassazione fiscale (Irpef). La rottamazione delle licenze commerciali è una forma di prepensionamento che permette ai negozianti di cessare la propria attività lavorativa beneficiando della pensione. Accedere all’indennizzo comporta la chiusura definitiva del proprio esercizio e quindi: riconsegna della licenza. Condizione prioritaria è che occorre essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali.
Distinti saluti
Dott.Gaetano Pappalardo