Regime della cedolare secca

L’opzione per il regime della cedolare secca esercitata in regime di registrazione del contratto o nelle annualita’ successive, non prevede il pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo.

Si tratta di un regime facoltativo che implica unicamente il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali e delle addizionali sul reddito pari al 21% del canone di locazione acomporta nnuo stabilito dalle parti. 

Tale aliquota e’ridotta al 10% per i contratti a canone concordato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprieta’ edilizia e degli inquilini.

Unico svantaggio e’ravvisabile dalla rinuncia alla facolta’ di chiedere per tutta la durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione.

L’opzione per l’applicazione della cedolare secca comporta che i canoni tassati con l’imposta sostitutiva sono esclusi dal reddito complessivo e di conseguenza non rilevano ai fini della progressivita’ delle aliquote Irpef. 

L’opzione come previsto dalle istruzioni relative al modello Redditi PF 2019, deve essere  espressa in dichiarazione solo per i contratti di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione (contratti di durata non superiore a trenta giorni complessivi nell’anno), salvo che il contribuente provveda alla registrazione volontaria o, in caso d’uso del contratto, prima della dichiarazione dei redditi.

L’opzione, puo’ essere esercitata per unita’ immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A/1 a A/11 (esclusa l’A/10) locate a uso abitativo e per le relative pertinenze.

L’opzione per la cedolare secca puo’ essere esercitata anche per i contratti di locazione di tipo strumentale stipulati nel 2019. I locali commerciali devono essere classificati nella categoria C/1 e avere una superficie fino a 600 metri quadrati, escluse, per il conteggio, le pertinenze. 

 

Regime della cedolare secca ultima modifica: 2019-12-10T06:02:12+01:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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