Tra maggio e giugno si concentreranno troppi versamenti anche per effetto del rinvio dei pagamenti disposti dal decreto Cura Italia.
Entro il 31 maggio prossimo, dovra’ essere versata, in un’unica soluzione il saldo Iva per l’anno 2019, la cui scadenza originaria era il 16 Marzo, con la possibilita’ di rateizzare l’importo da corrispondere in cinque rate, inoltre alla stessa scadenza dovranno essere versate le ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, oltre che contributi previdenziali e premi assicurativi. In scadenza anche la rata della definizione delle liti pendenti.
Il 16 giugno sara’ la volta dell’acconto della nuova IMU, mentre entro il 30 giugno l’appuntamento sara’ con il saldo di imposte sui redditi e IRAP 2019 e prima rata dell’acconto 2020. Inoltre sempre a fine mese i contribuenti, che hanno piani di rateazione in corso derivanti da cartelle di pagamento e che hanno beneficiato della sospensione delle rate con scadenza compresa tra l’8 marzo ed il 31 maggio 2020, dovranno effettuare il versamento delle somme “rinviate” entro la fine del mese di giugno.
E’di tutta evidenza che imprese e professionisti non saranno in grado di sopportare un carico di versamenti di questa portata. La possibilita’ di rateizzare il saldo del 2019 e gli acconti dell’anno 2020 non appare affatto sufficiente per far fronte alla crisi di liquidita’ che si manifestera’, inevitabilmente, in conseguenza dello stop forzato di ogni attivita’.
A tal proposito i commercialisti e i consulenti del lavoro chiedono il cosiddetto “piano choc”per salvare le piccole e medie imprese e l’economia italiana.
Le misure proposte dai due Consigli nazionali riguardano sia provvedimenti di carattere fiscale che quelli piu’ strettamente legarti al mondo del lavoro. Per cio’che riguarda il primo ambito si chiede la sospensione fino al 30 giugno 2020, con rateazione dei versamenti sospesi a partire da settembre, di tutti i termini di versamento relativi a tributi, ritenute, contributi e premi assicurativi, sia correnti che rateizzati, nonche’ al diritto annuale alle Camere di Commercio.
Allo stesso tempo, andranno sospesi i termini per il pagamento di somme derivanti da avvisi bonari, accertamento con adesione, madiazione tributaria, conciliazione giudiziale. acquiescienza e definiziaone agevolata delle sanzioni , anche degli enti locali.
In piu’ sono richiesti interventi per estendere le misure di sostegno ai professionisti ordinistici e in materia di lavoro si ritiene essenziale introdurre un ammortizzatore sociale unico, per tutti gli aventi diritto, senza creare ingestibili graduatorie con relative esclusioni.