Nuovo codice della crisi: applicazione a tappe

Il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri il 5 agosto scorso ha previsto un itinerario lungo oltre due anni per la completa operativita’ del Codice della crisi. Quando saranno esauriti gli interventi normativi ed economici previsti per contrastare gli effetti del Covid, saranno molte le imprese, soprattutto medio-piccole, non piu’ in grado di garantire la continuita’ aziendale. L’entrata in vigore del Codice della crisi, precedentemente prevista per il 1^settembre, viene rinviata per la maggioranza delle norme ivi contenute al 16 maggio 2022, un termine che dovrebbe consentire la modifica di alcuni istituti. Lo slittamento piu’ lungo riguarda il sistema di allerta obbligatorio e automatico. Il ricorso alle soluzioni negoziali e gli strumenti alternativi al fallimento, come ad esempio la  “convenzione di moratoria” che permette all’imprenditore di accordarsi con i creditori per dilazionare scadenze e impegni o l’applicazione degli accordi di ristrutturazione a tutti i creditori non aderenti trovera’ applicazione non appena il Dl verra’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale, probabilmente all’inizio di settembre. 

A questo punto e’ lecito domandare se davvero il Codice della Crisi prendera’il posto dell’attuale legge fallimentare. Una cosa e’ certa: un po’ alla volta molte delle norme previste dal Codice stanno stanno gia’ entrando in vigore in via anticipata, scorporate le une dalle altre e probabilmente l’applicazione a tappe delle stesse non rendera’ necessario che il Codice entri in vigore formalmente in quanto tale e lo slittamento concordato delle norme potrebbe addirittura arrivare a superare la carica innovativa di quest’ultimo.

Si e’preso atto che l’immediata entrata in vigore di molte norme, fra cui quella dell’allerta, rischierebbe di essere letale su un piano economico generale; per un altro verso si e’ritenuto necessario consentire agli imprenditori non solo di godere di maggiori liberta’nell’accesso agli strumenti negoziali gia’ noti ma anche di accedere a strumenti nuovi, quali “la composizione negoziata della crisi” e il “concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio”, introdotti dal decreto legge. 

 

Nuovo codice della crisi: applicazione a tappe ultima modifica: 2021-08-25T06:07:00+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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