Cambiano nuovamente le regole per la cessione derivante da bonus edilizi. Il Governo allenta la stretta del Decreto Sostegni ter, che aveva vietato ogni successiva cessione oltre la prima. Si sceglie una strada intermedia permettendo un seppur minimo spazio alla circolazione dei crediti per provare a riavviare un settore che si era bloccato a seguito della stretta. Inoltre, viene previsto un inasprimento della repsonsabilita’, anche penale, per i professionisti che falsificano le asseverazioni.
Il nuovo decreto prevede la possibilita’ di ulteriori due cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’apposito albo, societa’ appartenenti ad un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
Resta comunque ferma l’applicazione della disciplina sui controlli per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima.
A tal fine, con riferimento alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura nviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1^maggio 2022, al credito verra’ attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.
Inoltre vengono aumentate le sanzioni in caso di frodi: rischia la reclusione da due a cinque anni, oltre a una multa da 50 mila a 100 mila euro il tecnico che produce asseverazioni false o con omissione di informazioni rilevanti sul progetto che beneficia del bonus oppure che attesta il falso sulla congruita’ delle spese.