Legge di stabilità 2016: agevolazioni per le imprese: come incentivo alle imprese viene introdotto una deduzione extracontabile del 40%, da ripartire sulla vita utile del bene, per i beni produttivi nuovi acquistati nel 2016 e nell’ultimo trimestre del 2015 (a partire dal 15 ottobre). Questa deduzione extra si aggiungerà alle quote ordinarie di ammortamento, e corrisponderà al 40% del costo sostenuto per investimenti in beni ammortizzabili. Saranno comprese nell’agevolazione la stragande maggioranza dei beni, dai robot per l’automazione ai pc, escludendo solo gli immobili (fabbricati e capannoni).
Il tanto atteso taglio dell’IRES al 24% sarà operativo dal 2017. Il premier Matteo Renzi ha annunciato che la misura sarà anticipata già dal 2016 se “le regole europee permetteranno di utilizzare la clausola per le misure urgenti sull’emergenza immigratoria”. Comunque, anche nel caso in cui Bruxelles desse il via libera, l’eventuale anticipo al 2016 del taglio Ires potrà avvenire solo in due tappe: 1,5 o 2 punti dal prossimo 1° gennaio, e la quota restante nel 2017. Il taglio, per il quale inizialmente era stato immaginato un intervento limitato al Sud, si applicherebbe su tutto il territorio nazionale.
Ai quotidiani e ai periodici diffusi elettronicamente si applicherà l’Iva agevolata al 4%. Si tratta, di fatto, di un’estensione della disciplina sugli e-book in vigore dal 1° gennaio 2015.
Viene ripristinata la detassazione del premio di produttività con una tassazione del 10% fino a 2.500 Euro. Tra i beneficiari confluiranno anche i redditi più alti, sono compresi, infatti, anche coloro che percepiscono fino a 50mila euro lordi annui. Le aziende, inoltre, potranno distribuire ai dipendenti gli utili fino a 2.500 euro, che saranno tassati sempre al 10%.
- le attuali soglie di ricavi dovrebbero aumentare di 10mila euro per tutti (di 15.000 Euro per i professionisti),
- la possibilità di accesso al regime dovrebbe essere estesa anche ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio, a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30mila euro,
- l’imposta sostitutiva dovrebbe scendere al 5% per le start up per i primi cinque anni di attività.