ll superbonus per come lo abbiamo conosciuto dal 2024 è destinato a sparire. Per i condomini l’agevolazione scenderà al 70%, mentre per villette e unifamiliari sarà cancellata, anche nella versione depotenziata e limitata ai soli redditi più bassi prevista.
Per i condomini l’agevolazione scenderà al 70%, mentre per villette e unifamiliari sarà cancellata, anche nella versione depotenziata e limitata ai soli redditi più bassi prevista quest’anno. Non ci sarà, insomma, la proroga per i lavori in corso sugli edifici condominiali. Più articolato il discorso su cessione del credito e sconto in fattura. Anche su questo capitolo non compare nulla nel disegno di legge di Bilancio. Giorgetti, però, sul tema ha usato parole rivelatrici di una volontà politica molto chiara: «I lavori devono essere completati entro la fine dell’anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura. Altrimenti parte il meccanismo delle detrazioni senza la possibilità di sconto in fattura e cessioni, salvo quelli maturati in precedenza».
Le norme attuali, disegnate dal Governo e dal Parlamento con il Dl n. 11/2023, prevedono già un blocco totale delle cessioni, con alcune eccezioni. Tra queste spiccano quelle riservate al bonus barriere architettoniche, che ha ancora a disposizione cessione e sconto in fattura, e alle Cilas e ai titoli abilitativi richiesti entro il 16 febbraio 2023. Per tutti questi lavori cessione e sconto sono ancora disponibili.
Il tema dell’allungamento dell’arco di vita delle detrazioni. Per consentire a un numero maggiore di soggetti di utilizzare le agevolazioni in dichiarazione, l’ipotesi allo studio è quella di riproporre la norma già utilizzata per le spese relative al 2022, che consente di spalmare su dieci anni (anziché quattro) lo sconto e, quindi, di aumentare le possibilità di capienza fiscale. In sostanza, per le spese 2023 potrebbe esserci la chance di optare per dieci rate, a partire dal 2024. Anche questa misura, da tempo allo studio sui tavoli tecnici ministeriali, potrebbe essere introdotta in fase di discussione parlamentare della legge di Bilancio.