Il decreto Rilancio rinvia al 2022 l’obbligo di nomina del revisore, o dell’organo di controllo nelle S.r.l. e nelle societa’ cooperative, previsto dalla riforma della legge fallimentare. Per effetto delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge, infatti, la nomina dei revisori o degli organi di controllo nelle S.r.l. viene, di fatto, rinviata all’approvazione dei bilanci 2021. La proroga, che segue altri precedenti differimenti dello stesso obbligo, più che dare vantaggio alle aziende, che almeno per altri due anni potranno restare senza organo di controllo, potrebbe creare delle difficoltà alla concreta adozione codice della crisi e dell’insolvenza, almeno nelle Gia’ il Decreto Milleproroghe aveva rinviato il termine inizialmente fissato al 16 settembre 2019 alla data di approvazione dei bilancio d’esercizio. Una scadenza che quindi era fissata al 29 giugno 2020.sue forme originarie, con un’applicazione in misura ridotta o ridimensionata. Ora e’stato approvato un nuovo rinvio di due anni, ovvero entro la scadenza per l’approvazione del bilancio relativo al 2021.
Si va quindi verso il ritocco tardivo dei termini, ma non dei parametri che fanno scattare l’obbligo di nomina dell’organo di controllo nelle SRL. Stando alle disposizioni contenute nell’articolo 2477 del Codice Civile, l’obbligo di nominare il sindaco o revisore si applica nei casi di superamento dei seguenti parametri per due esercizi consecutivi:
- attivo patrimoniale: 4 milioni di euro;
- ricavi da vendite e prestazioni: 4 milioni di euro;
- numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.
C’è da dire che le società obbligate ad adeguarsi alle nuove disposizione si sono, nella maggior parte dei casi, già mosse per adempiere all’obbligo di nomina. Cosa succederà ora?
La nuova proroga rischia di creare caos e penalizzare le SRL che si sono mosse secondo i tempi ordinari. Risoluzione consensuale? Revoca per giusta causa? I professionisti saranno costretti anche questa volta a interpretare, nella maniera piu’ equilibrata possibile gli intendimenti del legislatore o il legislatore stesso interverra’ a fornire i necessari chiarimenti?