Modifiche al regime dei minimi

Con decorrenza dal 1° gennaio 2015, il regime dei minimi potrebbe cambiare: l’aliquota applicabile ai fini della tassazione dovrebbe salire al 15%, dopo cinque anni il contribuente potrà ancora continuare ad avvalersi del regime dei minimi, dovrebbero essere previsti limiti differenziati di ricavi o compensi a seconda del tipo di attività avendo riguardo alla codifica Ateco 2007. Da verificare come il legislatore disciplinerà la fase transitoria e di accesso al nuovo regime. La prima modifica dovrebbe riguardare l’aliquota applicabile ai fini della tassazione. Dopo l’entrata in vigore del nuovo regime dei minimi la percentuale di tassazione è diminuita al 5 per cento.Ora, con decorrenza dal 1° gennaio 2015, dovrebbe salire al 15 per cento. Se la misura sarà confermata, il versamento a saldo, da effettuare entro il 16 giugno prossimo (periodo di imposta 2014), sarà ancora calcolato con la vecchia aliquota ridotta. Successivamente, quindi dal periodo di imposta 2015, scatterà l’aumento. In buona sostanza la modifica dovrebbe rappresentare un ritorno al passato, cioè alla situazione antecedente alle modifiche apportate dal D.L. n. 98/2011. Il ritorno al passato riguarda anche l’eliminazione di un’altra novità, sempre prevista dal citato D.L. n. 98/2011, relativa alla previsione del limite quinquennale. D’ora in avanti, ferma restando l’osservanza delle altre condizioni, dopo cinque anni il contribuente potrà ancora continuare ad avvalersi del regime dei minimi. Attualmente, decorso questo periodo minimo, è possibile continuare a fruire del regime di vantaggio fino al compimento del trentacinquesimo anno di età. La novità, se sarà confermata nel testo oggetto di approvazione definitiva, avrà effetti immediati su tutti i contribuenti che avendo raggiunto i limiti attualmente in vigore dovrebbero uscire dal regime dall’inizio dell’anno prossimo. Ulteriori novità dovrebbero riguardare il limite massimo di ricavi o compensi (per fruire del regime). Attualmente la soglia è pari a 30 mila euro; invece la legge di Stabilità dovrebbe prevedere limiti differenziati a seconda del tipo di attività avendo riguardo alla codifica Ateco 2007. Il limite di ricavi dovrebbe essere compreso tra 15 mila e 40 mila euro. Dalle prime indicazioni le novità dovrebbero interessare anche i costi deducibili in sede di determinazione del reddito. In pratica il regime dei minimi si trasformerebbe da regime analitico a regime forfetario. Infatti, dovrebbero essere previsti specifici coefficienti di redditività anch’essi variabili in relazione al diverso tipo di attività. I contribuenti dovrebbero continuare ad essere esclusi dall’applicazione dell’IVA, dell’IRAP e dagli studi di settore. Pertanto, non sarà obbligatoria la tenuta delle scritture contabili neppure dopo l’approvazione delle predette modifiche.

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Modifiche al regime dei minimi ultima modifica: 2014-10-20T08:35:41+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo