Modalita’di ricezione della fattura elettronica

Nella scelta dell’indirizzo telematico cui dovranno essere recapitate le fatture elettroniche, vien lasciato ai soggetti passivi un certo margine di discrezionalita’. Il provvedimento Agenzia delle Entrate 30 aprile 2018 n.89757 ha individuato tre diverse modalita’ attraverso le quali il Sistema d’Interscambio potra’ consegnare le e-fatture:

  • la casella di posta elettronica certificata;
  • il “Web Service”;
  • il protocollo “FTP”

Mentre la PEC puo’essere adottata facilmente da soggetti anche di minime dimensioni, i canali telematici (Web Service o FTP) richiedono, un particolare grado di informatizzazione. Al termine della procedura il SdI associa al canale telematico almeno un codice destinatario di 7 cifre.

Se ne puo’ dedurre che i soggetti caratterizzati da un minor grado di informatizzazione che non hanno necessita’ di gestire elevati volumi di fatture emesse e ricevute, potranno scegliere di adottare una casella PEC per ricevere il documento. La casella di posta elettronica certificata scelta non deve necessariamente coincidere con quella la cui adozione e’ obbligatoria per legge, per professionisti, societa’ e ditte individuali. Si potrebbe anzi suggerire di creare un nuovo indirizzo per poter gestire con maggiore ordine e semplicita’ comunicazioni di natura ben differente.

Non necessariamente, poi, la PEC comunicata alla controparte quale indirizzo telematico deve essere intestata al destinatario della fattura, si potrebbe, provvisoriamente, indicare quella di un altro soggetto (ad esempio la PEC del proprio commercialista).

Va sottolineato, infine come l’adozione della posta elettronica certificata, ai fini della ricezione della e-fattura, non vincola all’utilizzo della stessa per la trasmissione. Il soggetto passivo potra’, ad esempio, generare e trasmettere le fatture attive tramite il portale “Fatture e corrispettivi”, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e ricevere quelle passive su una casella PEC allo scopo dedicata.

Per i soggetti maggiormente strutturati e dotati di un piu’ elevato grado di informatizzazione puo’ essere adatta l’adozione di un canale Web Service o FTP. Anche in questo caso il soggetto passivo puo’ avvalersi di un altro operatore (“soggetto incaricato”) per la ricezione della fattura elettronica. Si pensi alla societa’ che utilizza il canale telematico della propria software house.

Qualsiasi sia la scelta del soggetto passivo, sara’ opportuno che l’indirizzo telematico adottato venga comunicato al proprio fornitore.

Se si e’ deciso di utilizzare un unico indirizzo (PEC, Web Service, o FTP) sara’consigliabile aderire al servizio di registrazione dell’Agenzia delle Entrate, accedendo al portale “Fatture e corrispettivi”. in questo modo e’possibile associare al proprio numero di partita Iva l’indirizzo di posta elettronica certificata o il canale telematico cui dovranno essere recapitate le fatture elettroniche. Il Sistema d’interscambio, riconosciuta la partita Iva, consegnera’ automaticamente le fatture a tale indirizzo, indipendentemente da cio’ che il fornitore avra’ indicato nei campi “CodiceDestinatario”e PECDestinatario” del documento.  La scelta indicata all’atto della registrazione non e’ irrevocabile e puo’ essere modificata in qualsiasi momento.

Il soggetto passivo puo’ decidere anche di non registrarsi comunicando di volta in volta ai propri fornitori indirizzi differenti.

Modalita’di ricezione della fattura elettronica ultima modifica: 2018-10-02T06:03:59+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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