Ecco le misure contenute nel disegno di legge di Bilancio 2023;
Stralcio delle cartelle di pagamento: rivisto il meccanismo della cancellazione delle mini-cartelle di pagamento fino a mille euro affidate alla riscossione dal 2000 al 2015. I crediti di competenza degli enti locali e degli enti di previdenza privati saranno annullati solo se verra’ adottata una delibera entro il 31 gennaio 2023.
L’annullamento automatico sara’ limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora ma non scattera’ per il capitale dovuto per l’importo maturato come rimborso delle spese per le spese esecutive e di notifica della cartella di pagamento. L’annullamento automatico per le sanzioni amministrative, incluse le multe per violazioni del codice della strada, vale solo pe interessi e sanzioni, il resto del debito dovra’ essere estinto. La riscossione dell’intero importo resta comunque sospesa fino al 31 marzo 2023.
Flat tax : una delle misure simbolo della legge di Bilancio 2023 e’ senz’altro la cosiddetta flat tax, declinata secondo due diverse linee d’intervento: da un lato modificando il preesistente modello forfettari , attraverso l’ampliamento della platea dei beneficiari, dall’altro introducendo , a favore di imprenditori e professionisti, una nuova imposta sostitutiva proporzionale sui redditi incrementali rispetto a quelli dichiarati negli anni precedenti.
Il regime forfettario per le persone fisiche esercenti attivita’ di impresa o arti e professioni si sostanzia in un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali determinata applicando un’aliquota proporzionale del 15% (ridotta al 5% nei primi cinque anni di attivita’) a un imponibile calcolato forfettariamente attraverso l’applicazione di un coefficiente di attivita’ standard- variabile a seconda della tipologia di attivita’ esercitata- al valore dei ricavi/compensi annui relaizzati. L’accesso al regime di favore e’consentito a tutti coloro che svolgono aattivita’ d’impresa ed eserciatano arti e professioni in forma individuale con ammontare di ricavi/compensi il cui importo e’variato da 65 mila a 85 mila euro. Essendo che tale limite si applichera’ a partire dal 2023, fermo restando il possesso degli altri requisiti di legge, potranno utilizzare il forfettario nel 2023 coloro che nel 2022 non hanno superato la soglia di 85mila euro. Inoltre la norma prevede che si uscira’ dal regime forfettario a far data dall’anno stesso in cui viene superata la soglia di 100 mila euro di ricavi e compensi.
In sostanza nel nuovo forfettario dal 2023 i contribuenti potranno trovarsi in tre diverse situazioni:
- ricavi/compensi non superiori a 85 mila euro consentiranno di avvalersi del forfettario anche l’anno succcessivo
- ricavi/ compensi superiori a 85 mila euro ma non a 100 mila euro permetteranno di mantenere il forfettario per l’anno corrente ma ne determineranno l’uscita nell’anno successivo;
- ricavi/ compensi superiori a 100.000 mila euro determineranno l’immediata uscita dal forfettari con l’applicazione del regime ordinario Irpef a fa data dallo stesso anno.
La flax tax incrementale : ben piu’ rilevante anche se circoscritto al solo anno 2023, l’impatto della cosiddetta flax tax incrementale. Anche in questo caso si tratta di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali con aliquota proporzionale del 15% sui redditi d’impresa e di lavoro autonomo incrementali rispetto a quelli conseguiti nel triennio precedente (vedasi articolo pubblicato in data 12/12/2022).
Potranno, quindi, beneficiare della nuova flat tax imprenditori e professionisti che nel 2023 conseguiranno un reddito d’impresa o di lavoro autonomo superiore al reddito della stessa natura realizzato sia nel 2020, che nel 2021, che nel 2022. Una volta verificata positivamente tale condizione, ai fini del computo delle imposte, il reddito di impresa o di lavoro autonomo realizzato nel 2023 dovra’ essere diviso in due parti, ovvero:
- una quota pari alla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo del 2023 e il reddito della medesima natura di ammontare piu’elavato realizzato nel trienni 2020/2022 rivalutato del 5%, beneficiera’, fino a un massimo di 40 mila euro, della flat tax al 15%.
- la restante quota rimarra’ sottoposta all’Irpef e alle relative addizionali.