Legge delega per la riforma fiscale

Entro fine mese dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri il disegno di legge delega di riforma fiscale, il cui contenuto mira a semplificare il sistema e garantire l ‘equita’orizzontale, attaverso la riduzione della pressione fiscale, nel breve periodo con la transizione a tre scaglioni e aliquote piu’basse e, come obiettivo, la flax tax per tutti. 

Viene altresi ipotizzata l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti e pensionati, nonche’ l’estensione della flat tax incrementale anche ai lavoratori dipendenti. Al fine di razionalizzare e semplificare l’intero sistema, sono previsti interventi su tutte le categorie di reddito IRPEF. Inoltre i redditi di lavoro dipendente sono interessati dalla revisione del fringe benefit. 

Per quanto riguarda il lavoro autonomo,  la legge delega dovrebbe contenere una misura diretta a eliminare le disparita’ di trattamento tra l’acquisto in proprieta’ e quello in leasing degli immobili strumentali dei professionisti. L’attuale disciplina riconosce la deducibilita’ solo dei canoni di leasing immobiliare riferiti ai contratti stipulati a decorrere dal 1^gennaio 2014, per un periodo non inferiore a 12 anni, mentre gli ammortamenti degli stessi immobili sono indeducibili. E’auspicabile che  l’eliminazione della disparita’ passi dalla possibilita’ di tornare a dedurre gli ammortamenti per i predetti immobili come e’ stato nel triennio 2007-2009. Inoltre vi dovrebbe essere il riconoscimento della neutralita’ fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali. 

Per quanto concerne i redditi fondiari, con riferimento ai redditi di fabbricati e’intenzione del Governo prevedere la possibilita’ di estendere la cedolare secca anche ai contratti di locazione di immobili non abitativi. 

Per i redditi d’impresa si fa riferimento a un regime opzionale di tassazione ad aliquota proporzionale allineata a quella dell’IRES, prevedendo, al momento del prelievo o alla distribuzione dell’utile, l’assoggettamento a IRPEF al netto di detta tassazione. Sarebbero inoltre previsti incentivi fiscali per le spese relative agli investimenti qualificati, alla ricerca e sviluppo e all’incremento della base occupazionale. 

Per i redditi diversi, sarebbe stabilizzata l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, anche edificabili e disciplinate le plusvalenze conseguite dai collezionisti di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione. Sarebbe inoltre prevista l’introduzione di una nuova Ires a due aliquote, accanto all’aliquota ordinaria del 24% ci sara’ un’imposta ridotta, fino al 15%, per la quota di reddito destinata, nei due anni successivi, a investimenti qualificati e/o nuova occupazione.  L’Irap sara’ gradualmente abolita, con priorita’ per le societa’ di persone, gli studi associati e le societa’ tra professionisti e sara’ sostituita da una sovraimposta Ires. Con la riforma arrivera’ la razionalizzazione del numero e delle aliquote Iva, nonche’ della disciplina delle operazioni esenti. Alcuni beni di prima necessita’, individuati dai decreti non pagheranno l’Iva.  Nella bozza figura la riduzione dell’aliquota sull’importazione delle opere d’arte e sulle cessioni degli oggetti d’arte. 

S’introdurra’ il federalismo fiscale  in quanto  i tributi regionali saranno razionalizzati e le tasse a livello locale cambieranno puntando su un nuovo sistema fiscale per comuni, province e citta’ metropolitane. Agli enti locali verra’ assicurata maggiore autonomia finanziaria e la possibilita’ di gestire con piu’liberta’ le definizioni agevolate (rottamazione e sanatorie) delle proprie entrate.

 

 

 

Legge delega per la riforma fiscale ultima modifica: 2023-03-13T06:13:00+01:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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