Con le buste paga di maggio una vasta platea di lavoratori e titolari di redditi assimilati, potranno usufruire di un vero e proprio incentivo che consentirà di vedere lievitare la propria busta paga in molti casi di 80 euro mensili. L’intervento sull’Irpef consiste in un credito d’imposta a tutti gli effetti e non in un incremento delle detrazioni già vigenti. Spetta fino ai 28 mila euro di imponibile fiscale e viene calcolato in misura percentuale per i redditi fino a 16 mila euro ed in misura fissa fino ad un reddito di 24 mila euro. Per quelli tra 24 e 28 mila euro, in misura decrescente fino ad azzerarsi. I destinatari del beneficio sono: i lavoratori dipendenti e i titolari di contratti di collaborazione i cui redditi, sotto il profilo fiscale sono assimilati ai lavoratori dipendenti. Restano per ora esclusi i c.d. soggetti “incapienti”, i pensionati, le collaboratrici domestiche e le badanti in quanto le retribuzioni corrisposte dai datori di lavoro privati non sono assoggettati a ritenuta. Gli incapienti sono i lavoratori il cui reddito non è comunque soggetto a tassazione in quanto l’ammontare lordo non supera gli 8.000 mila euro. Inoltre al fine di consentire l’effettiva corresponsione al lavoratore della riduzione fiscale spettante è stata introdotta la possibilità che il sostituto d’imposta possa compensare le somme anticipate per conto dell’erario, anche sui contributi previdenziali, per evitare che il datore di lavoro non avendo ritenute fiscali da pagare, non fosse nelle condizioni di procedere all’erogazione del bonus al lavoratore. Non sembrano necessarie denunce all’Agenzia delle Entrate ne richieste o dichiarazioni ai datori di lavoro in quanto il meccanismo appare automatico. Ciò non toglie che occorrerà prestare particolare attenzione in caso di presenza di più redditi. Infatti, per effetto del cumulo, potrebbe accadere il superamento della soglia per effetto della concorrenza di altri redditi nella determinazione del reddito complessivo e il beneficio non potrebbe più spettare. Inoltre se il lavoratore dovesse riscontrare di aver percepito un credito non spettante dovrà autonomamente regolarizzare la propria posizione, il prossimo anno, dopo aver ricevuto i modelli CUD 2015, per i redditi percepiti nel 2014, presentando la dichiarazione fiscale (730 o modello Unico) e restituendo le somme pagate in più.
Intervento sull’Irpef: bonus di 80 euro
Intervento sull’Irpef: bonus di 80 euro ultima modifica: 2014-04-24T09:00:35+02:00 da