L’espressione Industry 4.0, usata per la prima volta in occasione della Fiera di Hannover in Germania, nel 2011, trae le sue origini dal concetto di “quarta rivoluzione industriale”. L’Industria 4.0, figlia della rivoluzione digitale, ci sta conducendo gradualmente (e irreversibilmente) verso un sistema produttivo totalmente automatizzato e interconnesso, in gran parte basato sulla robotica, e volto all’ammodernamento e alla sostituzione dei tradizionali beni strumentali aziendali con altri più innovativi e, talvolta, futuristici.
A novembre 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico italiano ha annunciato il Piano Industria 4.0 e ha tracciato 8 linee di intervento tese a rilanciare gli investimenti, favorire la crescita dimensionale delle imprese e facilitare l’imprenditorialità innovativa, mediante agevolazioni e sgravi fiscali.
Le misure previste dal “Piano Industria 4.0”
Il Piano in esame è articolato in una serie di azioni a favore delle imprese – in realtà non sempre di agevole applicazione – spesso cumulative tra loro, che ruotano prevalentemente attorno ai concetti di “innovazione” e “ricerca e sviluppo”.
Uno degli interventi normativi che ha assunto maggiore enfasi, soprattutto a livello mediatico, anche in virtù delle origini sovranazionali che lo caratterizzano, attiene al cosiddetto Patent Box, beneficio fiscale a vantaggio delle imprese che investono in ricerca e sviluppo e contemporaneamente producono reddito grazie all’utilizzo di beni immateriali. Ma prima di entrare nel dettaglio di questa misura, s’intende fornire un quadro riepilogativo delle ulteriori agevolazioni introdotte dal legislatore con il Piano Industria 4.0, partendo dall’ammortamento dei beni strumentali e, in particolare, dai cosiddetti super e iper ammortamento.
La misura del super ammortamento, introdotta con la Manovra del 2016 e successivamente prorogata attraverso la legge di Bilancio 2017, consiste in un incremento pari al 140% del costo dei beni strumentali nuovi acquistati o in leasing.
L’iper ammortamento, invece, è una nuova “super-agevolazione” introdotta dalla legge di Bilancio 2017 che si traduce in una maggiorazione del 150% del costo di taluni beni strumentali nuovi acquistati per adeguare l’impresa al modello di Industria 4.0.
Tra le altre azioni promosse dal summenzionato progetto governativo, occorre ricordare la misura “Beni strumentali” – diretta a facilitare l’accesso al credito delle PMI – la quale finanzia impianti e macchinari, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Per favorire l’accesso a questo o ad altri tipi di finanziamento le imprese si possono servire del Fondo di Garanzia, vale a dire della concessione di una garanzia pubblica che affianca o sostituisce le garanzie reali delle imprese.
Al fine di stimolare la spesa privata in ricerca e sviluppo, inoltre, il Piano Industria 4.0 ha introdotto un credito di imposta del 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo sostenute nel periodo 2017-2020, fino ad un importo massimo annuo di 20 milioni di euro per ciascun beneficiario, utilizzabile anche in presenza di perdite, al quale si accede automaticamente in fase di redazione di bilancio.
Ciò posto, come anticipato in apertura del presente articolo, il Piano Industria 4.0 contempla altresì un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi provenienti dallo sfruttamento dei beni immateriali, noto come Patent Box, al quale hanno accesso i titolari dei redditi di impresa che investono in ricerca e sviluppo. L’opzione si esercita nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo di imposta per il quale si intende optare per la stessa; essa è valida per 5 periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.
Occorre evidenziare da ultimo che rientrano nel Piano Industria 4.0 anche una serie di azioni e misure agevolative dirette alle start up ed estese alle PMI che operano nel campo dell’innovazione tecnologica; trattasi di misure quali le detrazioni del 30% per chi investe in innovazione ovvero la possibilità di assorbimento delle perdite delle start up da parte di società sponsor.
I vantaggi del Piano 4.0 e la rilevanza del Patent Box
Nessun dubbio sussiste in merito ai vantaggi che il Piano Industria 4.0 può apportare al sistema industriale del nostro Paese. Nell’immediato, infatti, gli incentivi del super e iper ammortamento e la Nuova Sabatini, consentiranno alle imprese nazionali di acquistare agevolmente beni strumentali e di innovare la produzione mediante l’utilizzo di robot e procedure automatizzate. Nel lungo periodo, invece, le imprese potranno godere dei frutti derivanti dagli investimenti, precedentemente effettuati, in ricerca e sviluppo. Tutto ciò permetterà al nostro Paese, mediante la diffusione della cultura 4.0, di crescere e innovarsi.
In successivi articoli si svolgeranno alcune considerazioni, soprattutto in un’ottica comparatistica, sulla misura del Patent Box, intesa quale asse portante del Piano Industria 4.0.