Entro il prossimo 7 marzo i sostituti d’imposta dovranno trasmettere per via telematica all’Agenzia delle Entrate il mod. CUD che, non solo cambia nome e diventa “CU2015” ma estende il suo ambito ai professionisti, agli agenti e ai lavoratori autonomi occasionali L’operazione 730 precompilato lanciata dalla legge di riforma del sistema fiscale e che, secondo le intenzioni del Legislatore dovrebbe raggiungere circa 20 milioni di contribuenti, prende l’avvio con una notizia che certo non farà gioire gli operatori: il termine di consegna della certificazione rilasciata con il modello CUD slitta dal 28 febbraio al 7 marzo, ma non sono più ammesse le consuete tolleranze poiché il modello deve essere trasmesso telematicamente al fisco entro quest’ultimo termine. Novità importante e che non verrà più consegnato al contribuente ma sara’ inviato all’Agenzia delle Entrate. Poiché il 7 marzo 2015 cade di sabato, il momento utile sarà il 9 marzo e non consola più di tanto che eventuale errori, omissioni o ritardi possano essere sanati entro cinque giorni, come prevede la bozza di decreto legislativo attualmente all’esame del Parlamento. La mancata trasmissione è punita con una sanzione amministrativa di 100 euro, e si fa presto a far cifra. Il nuovo modello chiede, peraltro maggiori informazioni e, fatto che più preoccupa gli operatori, va a sostituire la certificazione che i sostituti hanno fin qui rilasciato ai percettori di somme assoggettate a ritenuta. Il modello CU2015 riguarda pertanto non solo i lavoratori dipendenti ed i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro subordinato, ma va a comprendere anche i lavoratori autonomi (professionisti, agenti, rappresentanti, occasionali) , per i quali occorre indicare le somme assoggettate a ritenuta e quelle non soggette, distinguendo fra non soggette e quelle in regime convenzionale. Trovano, ovviamente, spazio anche le spese rimborsate. Nella sezione dedicata alla “Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi” trovano posto anche i contributi previdenziali a carico del soggetto che ha erogato i corrispettivi e la quota dei contributi a carico del lavoratore autonomo. La certificazione unica complessivamente si compone di tre pagine e i sostituti saranno chiamati a certificare con un vero e proprio prospetto ufficiale e non più su un semplice foglio di carta i corrispettivi pagati a lavoratori autonomi, collaboratori e professionisti. Un adempimento in più per tutte le imprese che saranno chiamate a compilare i prospetti per ogni singola collaborazione o prestazione professionale ricevuta da un lavoratore autonomo. Novità ben visibile nella prima pagina e che i sostituti dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate anche i dati relativi al coniuge e ai familiari a carico del dipendente in quanto serviranno per la preparazione del 730 precompilato da inviare successivamente al contribuente. Uno spazio ad hoc è riservato alle somme corrisposte per il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa con due spazi separati per riportare nel primo le somme corrisposte anteriormente alla data del fallimento, nel secondo gli importi corrisposti dal curatore o dal commissario.
Il Cud riguarda anche i lavoratori autonomi
Il Cud riguarda anche i lavoratori autonomi ultima modifica: 2014-09-12T18:49:54+02:00 da