Il costo della prestazione e’ deducibile se la spesa e’inerente all’attivita’ imprenditoriale ed e’idonea a produrre redditi, e’onere del contribuente provare l’inerenza e di documentare l’imponibile maturato. Sono queste le precisazioni contenute nell’Ordinanza della Corte di Cassazione n.27657 del 12 ottobre 2021.
In tema di imposta sui redditi d’impresa e’ormai pacifico che la prova del diritto alla deduzione dei costi ai fini della determinazione bilitareddito imponibile e’a carico del contribuente. Il documento principale con cui il contribuente puo’fornire la prova e’certamente la fattura. E’ poi compito del giudice di merito verificare la correttezza delle operazioni fatturate e dei relativi costi dedotti dall’impresa.
La Corte di Cassazione ha ulteriormente precisato che la sussistenza dei requisiti di certezza e determinabilita’ dei costi, richiesti dall’art.109 del TUIR ai fini della deducibilita’ dal reddito d’impresa, costituiscono condizioni imprescindibili per il loro riconoscimento, anche quando si tratti di imprese minori che sostengono di aver sopportato un costo deducibile, per cui grava sul contribuente che intende dedurre un costo l’onere di offrire la prova, ai fini della deducibilita’, dell’inerenza all’attivita’ svolta, e, quindi di provare e documentare l’imponibile maturato, ossia l’esistenza e la natura dei costi, i relativi fatti giustificativi e la loro concreta destinazione alla produzione.