Il comma 54 della legge di Bilancio 2023 ridisegna il regime forfettario per le persone fisiche esercenti attivita’d’impresa o arti e professioni attraverso due rilevanti modifiche al modello previgente.
La prima novita’ riguarda l’allargamento della platea dei beneficiari: se fino al 2022 l’accesso al regime di vantaggio era consentito a condizione di non avere oltrepassato la soglia di 65 mila euro di ricavi/compensi realizzati nell’anno precedente, a partire dal 2023 tale valore viene innalzato a 85 mila euro e potranno scegliere di utilizzare il forfettario tutti gli operatori economici che nel 2022 hanno realizzato ricavi/compensi fino a 85 mila euro.
Il reddito imponibile viene determinato mediante applicazione di un coefficiente di redditivita’standard -variabile a seconda della tipologia di attivita’ esercitata- al valore dei ricavi/compensi annui realizzati.
l’imposta viene calcolata attraverso l’applicazione di un’aliquota proporzionale del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attivita’) al predetto reddito (dedotti i contributi previdenziali versati.
A partire dal 2023, coloro che conseguiranno ricavi/compensi annui superiori a 100 mila euro usciranno dal forfettario a far data dallo stesso periodo d’imposta. In altre parole potranno verificarsi tre situazioni:
- ricavi/compensi fino a 85 mila euro permetteranno di usufruire del forfettario anche nell”anno successivo
- ricavi/compensi compresi tra 85.001 e 100 mila euro consentiranno di mantenere il forfettario per l’anno corrente, ma ne causeranno l’uscita nell’anno successivo;
- ricavi/compensi superiori a 100 mila euro determineranno l’immediata uscita dal forfettario e l’applicazione del regime Irpef.
In quest’ultimo caso rientra in gioco anche l’Iva, che sara’ dovuta a partire dalle operazioni che determinano il superamento del suddetto limite.