La flat tax a partire dal 2019 coinvolgera’ i lavoratori autonomi e gli imprenditori individuali. Anche nel 2019 e presumibilmente nel futuro la struttura attuale dell’Irpef rimane in vigore, con le sue 5 aliquote e il suo insieme di deduzioni e detrazioni. La legge di bilancio 2019 avra’ come conseguenza che entro il 2020 potra’ usufruire dell’aliquota unica- pari al 15 o al 20%- l’80% dei lavoratori autonomi e degli imprenditori individuali, mentre i lavoratori dipendenti (e i pensionati) continueranno a pagare le aliquote dell’IRPEF con le variabili tra il 23 e il 43%.
Dal 2019, gli imprenditori individuali e i lavoratori autonomi che hanno dichiarato nel 2018, compensi non superiore a 65 mila euro pagheranno un’imposta sul reddito calcolata applicando l’aliquota del 15% – o del 5% se si tratta di nuove iniziative produttive – ad un reddito determinato in modo forfetario, ovvero applicando ai compensi stessi una percentuale di redditivita’ presunta. Si tratta di un’estensione di applicazione del regime forfetario introdotto dalla legge di Stabilita’ per il 2015 che era pero’ riservato ad imprenditori e lavoratori autonomi con fatturato inferiore a 30 mila euro.
Per i lavoratori autonomi e gli imprenditori individuali con ammontare di compensi e fatturato rispettivamente compresi tra 65 mila e 100 mila euro viene, invece prevista in sostituzione delle aliquote Irpef un’aliquota unica del 20%. Il meccanismo e’ molto simile a quello illustrato in precedenza, con la sola differenza che anziche’ presumere forfettariamente il reddito partendo dal fatturato, questi contribuenti devono calcolare il reddito imponibile sulla base della loro contabilita’.
Si puo’ concludere che le scelte di politica fiscale sono state guidate da una precisa volonta’ politica di ridurre il carico fiscale gravante sui lavoratori autonomi e sugli imprenditori individuali.