Tra i contratti di finanziamento bancari si evidenziano le novità riguardanti i mutui chirografari e i mutui ipotecari questi ultimi tassati, a partire dal 24 dicembre c.a., per effetto dell’opzione da parte dell’istituto di credito, in misura diversa rispetto ai primi. Innanzìtutto le differenze fondamentali che contraddistinguono un mutuo chirografario da un mutuo ipotecario sono le seguenti: il mutuo chirografario è un finanziamento che non viene garantito da ipoteca, visto che l’importo del prestito è tale da non giustificare i costi di un’accensione ipotecaria; con il mutuo chirografario il debito da contrarre è di modesta entità e durata, viene erogato quasi sempre in unica tranche, non supera i 30.000 euro e non va oltre i 4 o 5 anni di durata. Per quanto riguarda la tassazione ai mutui chirografari è consentito applicare l’imposta fissa di registro di 168 euro, in aumento a 200 euro dal 1°gennaio 2014, e l’ imposta di bollo. Riguardo i mutui ipotecari si sceglierà la tassazione con imposta sostitutiva nella misura dello 0,25% ( altrimenti pagherebbero 168-200 euro di imposte di registro e il 2% di imposta ipotecaria, applicabile al valore iscritto, il quale, di solito è il doppio del capitale erogato) che resta vantaggiosa ma per poterla applicare è necessario che la banca eserciti un’opzione per iscritto nell’atto di finanziamento.
Finanziamenti bancari:novità nella tassazione
Finanziamenti bancari:novità nella tassazione ultima modifica: 2013-12-27T19:27:33+01:00 da