Fatturazione elettronica tra privati

L’ultima legge di Bilancio ha stabilito il debutto della fatturazione elettronica tra privati a partire dal 1°gennaio 2019. Un anticipo di questo obbligo si avrà già a partire dal prossimo 1° luglio, quando scatterà l’e-fattura per i rifornimenti di carburante. Le Entrate hanno già precisato con un provvedimento di inizio aprile che la detrazione Iva e la deduzione dei costi potrà avvenire con pagamenti attraverso tutti gli strumenti tracciabili diversi dal contante.

Le piccole partite Iva nel regime dei minimi o in quello forfettario saranno esonerate dall’obbligo di emettere fatture elettroniche nelle operazioni commerciali tra privati.

Tra le novità in arrivo, di rilievo è quella relativa alla conservazione. La memorizzazione nel Sistema di interscambio (Sdi, ossia l’autostrada digitale, attraverso cui transiteranno le e-fatture), oltre ad avere valore fiscale, potrà essere fatta valere sia in sede civile che in sede penale.

Ai fini della validità del documento elettronico viene previsto che l’autenticità e l’integrità della fattura elettronica inviata allo Sdi sarà garantita, certamente dalla firma digitale riscontrabile dallo Sdi, ma allo stesso tempo il sistema di interscambio accetterà anche le e-fatture non firmate digitalmente.

I documenti con errori saranno parcheggiati in un’area riservata in cui il destinatario potrà correggere le informazioni. L’obiettivo è di eliminare i dati superflui e di ridurre al minimo gli errori bloccanti.

Il prossimo provvedimento delle Entrate, il cui arrivo è previsto tra il 2 e il 3 maggio, disciplinerà l’indirizzamento della fattura elettronica, le regole di rifiuto e accettazione, il ruolo degli intermediari, l’autenticità del documento ma anche le questioni più strettamente connesse alla conservazione.

L’intervento del legislatore ha come scopo di effettuare una dematerializzazione con conseguente  semplificazione amministrativa ed inoltre per contrastare le frodi in campo Iva e più in generale l’evasione fiscale.

Le perplessità sollevate riguardano la funzionalità del sistema di interscambio (SDI) che dovrà veicolare i documenti.

L’e-fattura, tecnicamente, consiste in un file con estensione .xml da sottoporre a firma digitale e deve transitare attraverso il sistema di interscambio messo a disposizione dell’Agenzia.

Il modello prevede, con riferimento al ciclo attivo di fatturazione, l’intervento del cliente nella produzione da remoto della fattura di vendita tramite compilazione manuale dei dati obbligatori che compongono il documento.

Lo Studio cui si rivolge il cliente ha la possibilità avvalendosi del modulo GED di eseguire dapprima le verifiche preliminari di conformità alla normativa di riferimento e alle specifiche tecniche imposta dall’Agenzia delle Entrate, successivamente procede alla trasmissione del file al SDI, acquisisce in automatico le ricevute e le notifiche rese disponibili dal SDI, contabilizza e protocolla le fatture importando i dati trasmessi e, infine, procede alla conservazione digitale delle fatture e delle notifiche prodotte dal SDI attraverso un apposito modulo di conservazione documentale.

Con riferimento al ciclo passivo la condivisione dell’ambiente GED offre la possibilità, sia al cliente che allo Studio a cui questi si rivolge, di estrarre e consultare i documenti di acquisto autonomamente, per poi consentire, al professionista che opera all’interno dello Studio, le successive attività di contabilizzazione, protocollazione e conservazione dei documenti.

Tale cambiamento avrebbe una ricaduta sulle attività dello Studio, sempre meno incentrato sull’inserimento manuale di dati e più orientato alla gestione contabile dei dati digitali.

 

 

Fatturazione elettronica tra privati ultima modifica: 2018-04-26T06:07:23+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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