Gli enti del Terzo Settore che si trovano ad operare regolarmente all’estero e finanziano le proprie attività attraverso contributi di organismi internazionali o erogazioni liberali, potranno beneficare dell’esenzione Ivafe a cui erano assoggettati dal gennaio del 2020.Il decreto legislativo Semplificazioni ha apportato alcune modifiche in tal senso all’articolo 82 del Codice del Terzo settore estendendo l’esenzione per: prodotti finanziari, conti correnti e libretti di risparmio detenuti all’estero dagli Ets, dove sono comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite sotto forma di società. Dal 2020 sono soggetti passivi dell’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe) oltre alle persone fisiche, anche gli enti non commerciali e le società semplici, residenti in Italia, che sono tenute agli obblighi di dichiarazione per gli investimenti e le attività previsti dall’articolo 4 del decreto legge 167/1990 (c.d. monitoraggio fiscale).