Debutterà entro il 30 aprile 2024 la dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA : ad annunciarlo è l’Agenzia delle Entrate con l’approvazione del modello redditi PF e la pubblicazione delle relative istruzioni il 29 febbraio.
Troveranno posto, ad esempio, i dati delle Certificazioni Uniche di lavoro autonomo e le informazioni sulle spese che danno diritto a detrazioni da parte di soggetti terzi.
Dalle modalità di accesso ai vantaggi sui controlli in caso di invio senza modifiche: tutte le indicazioni da seguire per procedere con la trasmissione del modello Redditi entro la nuova scadenza del 15 ottobre
(che diventerà 30 settembre a regime).
Anche le persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati
avranno la loro dichiarazione dei redditi pronta all’uso: i dettagli sulla precompilata per le partite IVA,
una delle novità che caratterizzeranno una stagione dichiarativa rinnovata per effetto della riforma fiscale, sono contenute nelle istruzioni sul Modello Redditi Persone Fisiche.
La versione pronta all’uso sarà accessibile online tramite una delle seguenti credenziali:
- un’identità SPID – Sistema pubblico d’identità digitale;CIE –
- Carta di identità elettronica;
- Carta Nazionale dei Servizi.
Tramite delega potranno accedere a dati e informazioni anche i CAF, centri diassistenza fiscale, e i professionisti e le professioniste iscritte nell’albo dei consulenti del lavoro o in quello dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Nella dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA saranno riportati i seguenti dati:
le informazioni contenute nella Certificazione Unica inviata all’ Agenzia delle entrate
dai sostituti d’imposta. Solo per fare degli esempi: i dati dei familiari a carico, i dati relativi ai compensi per prestazioni di lavoro autonomo, anche occasionale, i dati delle locazioni brevi, le ritenute IRPEF; le
spese deducibili o detraibili, anche se sostenuti per i familiari a carico: dai costi sostenuti per la salute alle rette pagate per gli asili nido; alcune informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente; altri contenuti dell’Anagrafe tributaria, come le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti del registro), i pagamenti e le compensazioni effettuati con il modello F24.
Sul portale dedicato ai modelli pronti all’uso i titolari di reddito di lavoro autonomo avranno accesso anche al prospetto con “l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nella dichiarazione precompilata e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione”.
Come accade per il modello 730, sono previsti anche vantaggi sui controlli per chi invia il modello Redditi precompilato.
In particolare, se non vengono apportate modifiche, non vengono effettuate verifiche documentali
sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle entrate. Sotto osservazione, invece, le voci su cui si interviene.
Se, poi, il modello redditi PF precompilato viene predisposto da CAF e professionisti che effettuano l’
invio con modifiche, che determinano una variazione di reddito o d’imposta, ” i controlli documentali saranno effettuati nei confronti degli intermediari abilitati, anche sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate, ad eccezione dei dati delle spese sanitarie, per le quali il controllo formale è effettuato relativamente ai soli documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata”.