Detrazione per spese di ristrutturazione ai conviventi

La detrazione per le spese di ristrutturazione spetta anche al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento a condizione che il familiare abbia effettivamente sostenuto le spese.

Per familiari, s’intendono il coniuge, il convivente more uxorio, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo. Lo status di convivenza deve sussistere al momento in cui si si avvia la procedura o alla data di inizio dei lavori per i detentori. Non e’necessario che la convivenza sussista per l’intero periodo di fruizione della detrazione. Per documentare la convivenza basta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

La detrazione spetta per gli interventi effettuati su una qualsiasi delle abitazioni in cui si esplica la convivenza, purche’ l’immobile risulti a disposizione.

Non e’ richiesto che l’immobile oggetto dell’intervento sia adibito ad abitazione principale del proprietario o del familiare convivente.

Nel caso di inteventi su parti condominiali, l’amministratore, in mancanza di diversa comunicazione, suddivide in genere la spesa tra i comproprietari. Perche’ uno solo di essi possa sfruttare l’intera detrazione, e’necessario comunicarne il nominativo.

Cosi’nella documentazione che rilasciera’ai condomini, che dovrebbe arrivare in questi giorni, indichera’ solo il nome del soggetto che ha sostenuto la spesa e al quale spetta l’intero bonus.

Nel caso in cui questo non sia stato possibile, l’ Agenzia delle Entrate ha precisato che il convivente, per sfruttare l’intera detrazione, deve semplicemente indicare nel documento rilasciato dall’amministratore i propri estremi anagrafici e l’attestazione dell’effettivo sostenimento della spesa.

Detrazione per spese di ristrutturazione ai conviventi ultima modifica: 2019-03-06T06:12:46+01:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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