Come sanare la dichiarazione dei redditi omessa

Dichiarazione dei redditi omessa significa  non aver consegnato e trasmesso entro la scadenza il modello 730 o il modello Unico-Redditi 2018 anno d’imposta 2017.  Si considera omessa quando trascorsi 90 giorni dalla scadenza il contribuente non esonerato dalla dichiarazione dei redditi non provvede a presentare il modello 730 la cui scadenza era al  7 luglio o il modello Redditi la fino al cui scadenza e’al 31 0tt0bre.

L’omessa dichiarazione dei redditi puo’ essere sanata autonomamente dal contribuente grazie al ravvedimento operoso, art. 13 comma 1 lettera c del Dlgs.472/97. Il ravvedimento pero’ e’ consentito solo se la regolarizzazione avviene entro 90 giorni dalla scadenza per la presentazione, pagando una sanzione ridotta pari a 1/10 del minimo ossia 1/10 di 258 euro, per cui 25 euro indipendentemente dal fatto che sia dovuta o meno l’imposta e presentando la dichiarazione omessa.

Superati i 90 giorni, non e’ piu’ possibile sanare la violazione e la dichiarazione e’da considerarsi omessa e soggetta a sanzione pecuniaria del 120%  fino al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di 258 euro. Qualora non sia dovuta alcuna imposta, la sanzione fissa va da 258 euro a 1032 euro.

Dal 2016, invece in caso di omessa dichiarazione dei redditi, il contribuente che presenta la dichiarazione entro i termini per la dichiarazione per l’anno successivo, usufruisce di una riduzione delle sanzioni dal 60  al 120%.

Riassumendo cosa fare in caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi?

1) la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi (730 o Redditi) puo’ essere sanata solo se si ricorre al ravvedimento operoso entro 90 giorni dalla scadenza.

2) la misura della sanzione da applicare in caso di omessa presentazione della dichiarazione dipende dal fatto che sia dovuta o meno l’imposta, per cui se non e’ dovuta la sanzione varia da un minimo di euro 258 ad un massimo di euro 1032, tali importi possono essere aumentati fino al doppio nel caso di soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili, se invece e’ dovuta l’imposta, la sanzione applicabile varia in percentuale e cioe’ dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte non versate, con un importo minimo di euro 258.

Dal 2016,  in caso di omessa dichiarazione dei redditi, il contribuente che presenta la dichiarazione entro i termini per la dichiarazione per l’anno  successivo, usufruisce di una riduzione delle sanzioni dal 60 al 120%.

3) L’Agenzia delle Entrate con la circolare n.23/E/1999 ha chiarito che se dalla dichiarazione tardiva emerge un’imposta dovuta, il contribuente e’punibile con la sanzione per l’omessa dichiarazione piu’ la sanzione per l’eventuale omesso o insufficiente pagamento delle imposte, punibile con la sanzione amministrativa pari al 30% di ogni importo non versato. In questo caso, il contribuente se decide di ravvedersi, oltre che pagare la sanzione ridotta per omessa dichiarazione dei redditi e presentare il modello non presentato deve regolarizzare anche il mancato o carente pagamento delle imposte versando la sanzione ridotta in percentuale diversa a seconda dei gironi di ritardo secondo le modalita’ del nuovo ravvedimento operoso.

 

Come sanare la dichiarazione dei redditi omessa ultima modifica: 2018-10-27T06:07:24+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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