Il bonus Renzi definito anche trattamento integrativo e’modificato per effetto della nuova Irpef basata su quattro aliquote (e quindi quattro scaglioni) anziche’ cinque. La nuova curva delle detrazioni inglobera’ il bonus Renzi, ma non scompare del tutto.
Il bonus continua a essere percepito dai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, ma secondo regole diverse.
I lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro continuano a riceverlo in modalita’ piena, perche’ la loro Irpef e’ troppo bassa. Questi continueranno a ricevere mensilmente la somma direttamente in busta paga fino a un massimo di 1.200 euro all’anno (100 euro al mese). Nulla cambia anche per i beneficiari della Naspi.
Al di sopra dei 15 mila euro e fino a 28 mila, il bonus viene erogato invece, solo se la somma delle detrazioni spettanti non supera l’imposta lorda dovuta. Il valore del bonus, quindi, e’ variabile ed e’ definito dalla differenza tra l’imposta lorda e le detrazioni. L’importo, comunque, non potra’ essere superiore ai 1.200 euro all’anno.
Traducendo un po’ piu’in concreto il tutto: la cifra del bonus varia in base alle detrazioni fiscali di cui si gode (come quello da lavoro dipendente, quelli per il mutuo, i familiari a carico, spese sanitarie, eventuali lavori edilizi ecc.) arrivando ad azzerarsi nel caso in cui queste superino le imposte dovute.
Chiaramente, per usufruire del bonus 100 euro non c’e’ bisogno di fare alcuna domanda, in quanto viene automaticamente riconosciuto agli aventi diritto e accreditato direttamente in busta paga.