L’agenzia delle Entrate ha pubblicato ieri la circolare n.11 riguardante l’ annullamento automatico dei ruoli. Sono automaticamente annullati i ruoli affidati agli Agenti per la riscossione nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010 di importo residuo sino a 5000 euro.

Tale annullamento automatico è circoscritto, tuttavia, si soggetti (persone fisiche e giuridiche) che nel periodo d’imposta 2019, hanno conseguito un reddito imponibile sino a 30.000 euro.

Ogni ruolo rientra nell’annullamento, a prescindere dalla sua natura e dall’ente creditore che lo ha formato, sia questo pubblico o privato, salve ovviamente le esclusioni di legge (dazi doganali e Iva all’importazione).

Per poter essere annullati occorre rilevare l’importo di ciascuno dei singoli ruoli presenti nella cartella di pagamento. Se i singoli carichi non superano i 5.000 euro, possono beneficiare tutti dell’annullamento.

Viene riepilogata la procedura che conduce all’annullamento automatico:

• Entro il 20 agosto 2021 l’ Agenzia delle Entrate ha comunicato all’ Agente della riscossione l’ elenco die codici fiscali dei soggetti che risultano intestatari di carichi del periodo 2000-2010 del valore sino a 5.000 euro.
• Entro il 30 settembre l’Agenzia delle Entrate comunica all’Agente della riscossione i soggetti (persone fisiche e giuridiche) che, in base alle dichiarazioni dei redditi e alle certificazioni fiscali risultano possedere un reddito superiore alla soglia di legge.
• Entro il 31 ottobre 2021, viene effettuato di diritto l’annullamento automatico dei ruoli che rientrano nei parametri dell’ art.4 del DL 41/2021.

Viene confermato che nessuna comunicazione dell’annullamento (o del mancato annullamento) viene fornita al contribuente, comunque il contribuente può verificare l’ intervenuto annullamento dei debiti attraverso la consultazione della propria situazione debitoria richiesta con le modalità rese disponibili  dall’agente delle riscossione.

Per i coobbligati, se uno solo non possiede il requisito reddituale l’annullamento salta per tutti, in quanto l’obbligazione e quindi il carico deve considerarsi unitario.