Accordo biennale su redditi e Irap

Concordato preventivo biennale per professionisti e imprese di piccole dimensioni con rivitalizzazione dei risultati degli
 
indicatori sintetici di affidabilità (Isa), ossia quelle che sono più comunemente conosciute come pagelle fiscali. È quanto
 
scaturisce dalla delega fiscale (legge 111/2023) dopo le modifiche introdotte nel passaggio parlamentare.
 
Uno dei punti più interessanti contenuti nella legge delega è quello che riguarda l’avvio del concordato fiscale che
 
interesserà i «soggetti di minori dimensioni». 

Magari non una novità da un punto di vista concettuale, ma certamente un intervento che appare intrigante per gli effetti che ne possono scaturire. Per capire quale sarà la platea dei soggetti interessati occorrerà attendere il varo dei decreti attuativi. Quel che è certo è che alla base dell’accordo biennale ci sarà l’impegno, da parte del contribuente interessato ,ad accettare e rispettare la proposta che sarà formulata dall’Agenzia dopo un contraddittorio che – sottolinea la delega – potrà avvenire con modalità semplificate. La definizione preventiva riguarderà la base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, restandone estranea l’Iva che, ovviamente, continuerà ad applicarsi con le regole ordinarie.

Con il concordato preventivo l’Agenzia potrà contare su un gettito sicuro e il contribuente sulla cristallizzazione, per un biennio, della propria posizione fiscale. Eventuali maggiori redditi rispetto a quelli concordati, infatti, saranno irrilevanti ai fini della tassazione diretta, dell’Irap e dei contributi previdenziali. Restano comunque fermi gli obblighi contabili e dichiarativi.

La legge prevede la possibilità che possa decadere l’efficacia dell’accordo preventivo nel caso in cui, in conseguenza di un eventuale accertamento, risulti che il contribuente non abbia correttamente documentato, negli anni oggetto di definizione preventiva e in quelli precedenti, ricavi o compensi per un importo superiore rispetto al dichiarato. 

In conseguenza delle ultime modifiche recepite, è stato precisato che il concordato viene travolto se i ricavi o compensi non dichiarati sono di «misura significativa».

L’accordo biennale tra Fisco e contribuente, come detto, ruota intorno alla determinazione preventiva della misura della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e Irap, che il contribuente deve garantire.

Tale misura sarà determinata sulla base di una proposta formulata dall’Agenzia, attingendo dalle banche dati a disposizione e anche, è questa è una novità, dagli indicatori sintetici di affidabilità (se si applicano al soggetto interessato).

Accordo biennale su redditi e Irap ultima modifica: 2023-08-22T06:05:00+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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