Approvato il decreto che dispone la cancellazione della seconda rata Imu su abitazioni principali e relative pertinenze; l’abolizione però non riguarda tutti i Comuni. Il provvedimento che dispone la cancellazione della seconda rata Imu giunge in prossimità della scadenza del 16 dicembre. L’ambito di esenzione, tuttavia, non sarà riferito a tutti i Comuni sul territorio nazionale. Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede infatti che i cittadini residenti in un Comune che abbia alzato le aliquote rispetto al 2012 debbano pagare (entro il 16 gennaio) la differenza tra il 50% di quanto avrebbero dovuto versare nel 2013 (che rappresenta per le abitazioni principali la quota di competenza dei Comuni, in quanto il restante 50% è attribuito allo Stato) e il 50% del tributo pagato nel 2012. C’è da aspettare quindi che in questi giorni la maggior parte dei Comuni che non ha ancora deliberato aumenti di aliquota nel 2013 lo facciano entro il 30 Novembre per poi pubblicare entro il 9 dicembre le aliquote e permettere così successivamente ai contribuenti l’effettuazione dei relativi calcoli per determinare il saldo Imu corretto entro la scadenza del 16 dicembre. Non è prevista al momento nessuna proroga e neanche la cosiddetta fase di tolleranza che ha riguardato altre scadenze per adempimenti fiscali precedenti.