Risposte ai quesiti: le vostre domande!

Lo Studio attraverso questa rubrica fornisce alcune risposte brevi  ai quesiti posti su argomenti di attualità fiscale e di interesse generale. Per porre eventuali quesiti fiscali basta inviare un e.mail al seguente indirizzo info@studiopappalardo.com e la risposta (se d’interesse generale) verrà pubblicata in questa rubrica.

Domanda: Qual’è il massimale su cui calcolare la detrazione per studenti fuori sede, nel caso di un figlio a carico dei genitori (al 50% per ciascuno) con una spesa per canoni di locazione superiore a 2.633 euro annui? Prendiamo il caso di uno studente con un canone annuo di 4.200 euro. E nel caso di più figli intestatari ognuno di un distinto contratto di locazione?

Risposta: La circolare n.20/E del 2011 ha precisato che l’importo di 2.633 euro, costituisce il limite complessivo di spesa di cui può fruire ciascun contribuente anche se ci si riferisce a più contratti intestati a più di un figlio. Quindi nel caso di più contratti intestati a  più di un figlio è confermata che la detrazione massima che deve essere calcolata su di un importo massimo non superiore a 2.633 euro, da ripartire tra i genitori con riferimento al loro effettivo sostenimento.

Domanda: Per i contribuenti che hanno sostenuto spese per recupero edilizio e riqualificazione energetica nell’anno d’imposta 2015 i dati relativi ai bonifici effettuati, comunicati dalle banche, saranno inseriti direttamente nella dichiarazione o nel foglio informativo?

Risposta: Per beneficiare delle detrazioni relative alle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica sono previste particolari condizioni soggettive (ad esempio il possesso o la detenzione dell’immobile) ed oggettive (ad esempio la tipologia d’intervento e un limite di spesa), non desumibile dalle informazioni trasmesse dalle banche. Inoltre, per quanto riguarda le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, nella dichiarazione dei redditi vanno riportati anche i dati catastali identificativi dell’immobile o gli estremi di registrazione del contratto se i lavori sono effettuati dall’inquilino. Ciò premesso, i dati relativi ai bonifici effettuati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica non saranno inseriti direttamente nella dichiarazione precompilata, ma saranno riportati solo nel foglio informativo allegato alla dichiarazione , in modo che il contribuente possa verificarli e, qualora sia in possesso dei requisti per fruire delle detrazioni, possa riportarli nella dichiarazione dei redditi.

Domanda: Nel caso in cui il contribuente accetti un  730 precompilato che non contiene un reddito imponibile (perchè non comunicato dal sostituto d’imposta o comunque perchè non inserito nel modello) a quali conseguenze va incontro? Se si accorge dell’errore come può rimediare?

Risposta: Il contribuente è sempre tenuto a verificare i dati proposti dell’Agenzia delle Entrate con la dichiarazione precompilata, apportando le necessarie modifiche o integrazioni nel caso in cui riscontri dati non corretti o incompleti. Se il contribuente si accorge di un errore nell’indicazione dei dati reddituali dopo aver accettato e inviato il 730 precompilato, trattandosi di una correzione che comporta un maggiore debito o un minor credito, il contribuente può rimediare all’errore presentando un modello Unico Persone Fisiche correttivo nei termini o integrativo.

Risposte ai quesiti: le vostre domande! ultima modifica: 2016-05-02T18:29:29+02:00 da Dott. Gaetano Pappalardo

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